Tuesday, September 29, 2009

Web Service in Java

Per un progetto futuro, mi è stato chiesto se sono in grado di realizzare un web service in java. Ho una discreta conoscenza di come funziona un web service dal punto di vista dell'interfaccia pubblica e della realizzazione con ASP.NET e C#, ma non ho molta esperienza di programmazione in java né degli application server disponibili per tale linguaggio.
Mi sono messo, quindi, alla ricerca di materiale che mi aiuti nello svolgimento di questo compito. Ecco qua alcuni riferimenti che mi sembrano interessanti:

A proposito di J2EE:

A proposito di SOA:

A proposito di project management:
 ...

Monday, September 28, 2009

Task & Project Management web applications

Oggi ho trovato dei siti interessanti a partire da bookmarks di utenti delicious che hanno link in comune con me.

Si parte dall'applicazione web byapp, un task manager utilizzabile da più utenti

A seguire PlanningForce, applicazione desktop per la gestione della pianificazione di progetti. Guardando il video di presentazione, ricorda molto Ms Project anche se mi sembra decisamente meglio realizzata.

Altri link interessanti si trovano tra quelli di oggi su delicious by kingsor.

  • KillerStartup :: annunci e reviews di startup, mantenuti da una community formata da imprenditori, investitori e bloggers.
  • Thymer :: Planning, Task & Project Management - questo progetto è in beta release ed è necessario richiedere una beta key per registrarsi ed utilizzare le sue funzionalità. A giudicare dal video di presentazione, sembra essere una killer application nell'ambito del task & project management. L'interfaccia grafica mi ricorda molto Todoist, ma con tante funzionalità in più. Il team si sviluppo di questa interessante applicazione dispone di un blog ed è interessante leggere la pagina di about.

Wednesday, September 2, 2009

Better Software 2009

Riguardando i miei bookmarks su delicious, torno a curiosare nella Fucinaweb interessato al post "Presentazioni che funzionano", scritto da Antonio Volpon in occasione del suo intervento relativo a "Project Management 2.0" presentato a Better Software 2009.

Scorrendo la lista degli speaker trovo diversi argomenti che mi interessano con la possibilità di scaricare la presentazione in formato pdf.

  • Tu vuò fà l'americano: startup in Italia e nel mondo di Antonio Cangiano

    Nonostante la recessione economica, il sogno americano di arricchirsi nel settore dell'informatica è ancora vivo e si manifesta palesemente grazie al continuo emergere di nuove startup e la grande copertura mediatica di casi eccezionali come YouTube o Facebook.
    Dove finisce il sogno e inizia il mondo reale?
    E soprattutto, si tratta di una realtà tutta americana o c'è spazio per aziende italiane?
    Quali sono le sfide ed opportunità di quest'ultime e come può Davide sconfiggere i tanti Golia del settore?
    In questo talk, si cercherà di affrontare e rispondere a questi e interrogativi simili.

  • Sviluppo di Software: Esperienze, Consigli ed Idee di Alex Martelli

    Molti progetti software si scontrano con problemi di management: le tradizionali tecniche di management non sono molto adatte a gestire i migliori sviluppatori. Questo intervento mostra quanto efficace è avere, come manager, uno sviluppatore di competenze non inferiori al resto della squadra, in grado di usare se stesso come "risorsa tecnica d'emergenza" se occorre. Ci sono molte trappole e trabocchetti da evitare; l'intervento copre temi come: pianificazione e programmazione, gestione del tempo, metodologie e strumenti di lavoro, come costruire reciproca fiducia, imparare a delegare, quando "tirarsi indietro". I temi sono basati sulla condivisione delle esperienze e osservazioni dell'autore; poche teorie astratte, taglio invece decisamente pratico. L'intervento è orientato a un pubblico di sviluppatori e dirigenti con forte background tecnico, e fornisce suggerimenti e idee immediatamente applicabili... soprattutto per il prossimo progetto, visto che cambiare cavallo in corsa, in un progetto mal impostato, è molto più difficile che non fare le cose giuste fin dall'inizio!

  • Software Libero e Business Management di Davide Corio

    Fare breccia nel mondo enterprise con il solo ausilio del Software Libero ed Open Source, non è sempre un'impresa facile. Intranet, ERP, CRM, Gestione Documentale ... la concorrenza proprietaria è agguerrita, ma i suoi punti deboli sono numerosi. Scopriamo come conquistare la fiducia dei managers più reticenti, proponendo soluzioni professionali, affidabili e di sicuro effetto.

  • Linux in azienda: un'alternativa ormai matura anche per i desktop di Elio Tondo

    Linux è ampiamente usato in area server, ma permane la "leggenda metropolitana" che non sia ancora una valida alternativa per il desktop, perché difficile da installare da parte di non esperti o mancante di funzionalità comunemente richieste dagli utenti. Spesso, quando si cerca di approfondire e si chiede su che cosa si basa questa convinzione, si scopre che sono preconcetti basati su esperienze vecchie di anni. La realtà è ben diversa: oggi le maggiori distribuzioni sono facili da installare e ricche di applicazioni già pronte all'uso. Se rispetto ai più diffusi OS proprietari la gestione dei formati multimediali può non essere completa e alcune applicazioni commerciali non sono disponibili, questo non è un ostacolo all'utilizzo di un desktop Linux per l'area della produttività personale. Una postazione di lavoro con tutto quello che l'utente medio utilizza quotidianamente in ufficio può essere rapidamente approntata con il DVD di installazione di una moderna distribuzione Linux non commerciale, azzerando il costo delle licenze software di sistema operativo, applicazioni di ufficio e "accessori" come antivirus e firewall, e guadagnando in sicurezza e prestazioni.

  • The fun of a Program Manager di Francesco Ciriaci

    Se c'è in voi o tra i vostri collaboratori una passione per il software e le interfaccie utenti, capacità di coordinare il lavoro di un piccolo gruppo senza interferire nello sviluppo stesso e avere un dialogo con il cliente allora avete quasi un Program Manager.
    Il program manager non si trova necessariamente tra i Project Manager e può crescere spontaneamente in un team.
    E' una delle formule segrete per fare "better software".

  • Le competenze del Project Manager di Maurizio Mesenzani

    La gestione di un progetto è un'attività complessa che richiede una combinazione ed integrazione di capacità cognitive, relazionali, comportamentali ed emotive. Gestire conflitti e negoziare risorse, impegni, scadenze e sequenze, attività, tempi e costi è una delle principali attività del Project Manager eccellente.
    Oltre alle caratteristiche individuali e alle capacità che possono essere sviluppate, il Project Manager può essere supportato da specifici strumenti metodologici quali le analisi SWOT (punti di forza e debolezza, rischi/minacce ed opportunità) e le tecniche di time management per gestire i tempi propri e delle persone impegnate sui progetti e i carichi di lavoro in modo da orientare priorità, urgenza ed importanza.
    Saranno inoltre presentate le principali tecniche di gestione delle riunioni (meeting management) vista la necessità di incontri strutturati: una cultura ed una pratica solida di time and meeting management contribuisce a limitare i rischi di conflittualità latenti e dichiarate nei progetti e contribuisce a rafforzare i livelli di motivazione, coesione e professionalità nei team di progetto, rafforzando le figure stesse di PM.

  • Avviamento e crescita di un team XP di Matteo Vaccari

    Mi interesso di Extreme Programming dal 2004. Nel febbraio 2006 ho formato il team XP "Orione" di cui sono tuttora il coach. Il ruolo del "coach" è molto diverso da quello del project manager o del team leader.
    Un coach si occupa di favorire la crescita e il raggiungimento delle potenzialità del team. Nel mio intervento vorrei raccontare, sulla base della mia esperienza, come può nascere, crescere e svilupparsi un team XP in azienda.

  • Funambol & Open Source: come creare e far cresce un progetto e una community di Stefano Fornari - PDF

    Creare un software open source è molto di più che rendere scaricabile del codice sorgente. E' creare e alimentare una comunità fatta di utenti prima che di sviluppatori, che assieme contribuiscono a far progredire il prodotto innescando un circolo virtuoso tra le esigenze della comunità e quelle di un'azienda commerciale. Questo è quello che cerca di fare Funambol e che verrà presentato in questo intervento da Stefano Fornari, CTO di Funambol e co-fondatore del progetto Funambol. Verranno trattati gli aspetti di creazione e gestione di una comunità opensource, con riferimento alle metodologie e tool di sviluppo adottati nell'esperienza ormai pluriennale di questo progetto.

  • OpenStack: leggero, aperto, basato sul web di Lorenzo Cassulo

    Cos'è la Digital Identity. - Una presentazione storica dell'identità digitale. - Come cambiano le dinamiche di presentazione della propria identità online passando dal web 1.0 a web 2.0. - Il Social Web come passaggio obbligato per una visione coerente dell'identità digitale degli utenti; un Web costituito da link tra persone piuttosto che da pagine. - Una presentazione delle tecnologie OpenStack (leggero, aperto, basato sul web) come le tecnologie adatte alla realizzazione del Social Web - OpenID, OAuth, Portable Contacts, Open Social - Esempi di utilizzo delle tecnologie dell'OpenStack - OpenID Provider/Relying Party - Demo Oauth e Portable Contacts - Presentazione di alcuni scenari (business2business, business2consumer) in cui utilizzare le tecnologie OpenStack per sviluppare i propri servizi online.

Mi scarico le varie presentazione e le digerisco piano piano.

Monday, June 8, 2009

Perchè il setup di VS2005 mi fa queste domande?

Stavo installando VS 2005 Pro sul mio portatile utilizzando un file immagine montato come disco virtuale, quando proprio all'inizio spunta una finestrella con questa domanda: "Please insert the disk: Visual Studio 2005 Professional - ENU Disk 1" mentre sta cercando di copiare il file htmllite.dll .. rimango basito. Non è la prima volta che installo VS e non mi era mai capitato.
Parto alla ricerca di informazioni in merito. E le trovo su questo forum di MS.
Io stavo utilizzando il Virtual Daemon Manager che permette di montare un file .iso come un DVD virtuale. Scopro che la label del disco deve avere un nome ben preciso altrimenti il programma di setup non ci capisce il verso.
Il mio VS2005 sta su due immagini CD, che dovrebbero avere come label VSPROD1 e VSPROD2.
Il Daemon Tool non mi consente di cambiare la label, quindi copio il contenuto delle due immagini in due directory (VSPROD1 e VSPROD2 tanto per non confondermi).
Poi, utilizzando ISORecorder (che mi consente di impostare la label) creo due nuove immagini.
A questo punto rimonto la prima immagine e rilancio il setup. E come per magia tutto funzionea come deve.
Tempo necessario per l'operazione: mezz'ora per l'installazione vera e propria, quasi un oretta per trovare la risposta sul forum, installare ISORecorder e preparare le due immagini con le label giuste. Del resto, se qualcosa può andar storto, lo farà :-)

Monday, March 30, 2009

Working with php

Today I've downloaded and installed PortableApps on my usb drive.
Then I've installed Dev-PHP IDE portable version, following instructions on Dev-PHP SourceForge Wiki.
I've solved this error on my Firefox 3 installation:
This download has been blocked by your Security Zone Policy - <domain name>


following instructions on Mozilla knowledge base article about "Unable to save or download files".
Configuring Dev-PHP, I've found a very useful Mozilla WebBrowser ActiveX control (written with ATL library).

Wednesday, March 25, 2009

Comunicazione d'impresa: quando il mezzo diventa il fine

Su Monkey Business vengo incuriosito da questo titolo: "L’attualità di Pasquale Barbella e l’alto tradimento del consumatore."
Pasquale Barbella ha fatto la storia della pubblicità italiana, portando i livelli qualitativi della comunicazione pubblicitaria a vette che si sono fatte notare anche fuori dai nostri confini.

Pasquale Barbella scrive una lettera a Giampaolo Fabris nella quale espone il suo punto di vista sul marketing e sulla comunicazione commerciale. Un punto di vista fortemente critico, amaro e disincantato.

Tra i passaggi che mi hanno colpito:
La marca è di per sé incolpevole, ma solo in apparenza: faccio fatica a considerarla un’astrazione, dal momento che è l’emanazione di un soggetto economico - l’impresa - che mi ha profondamente deluso. Non riesco più a scomporre i vari ingredienti che la compongono: non riesco a isolare il brand dalla policy aziendale che gli sta dietro, dalle altalene finanziarie non sempre trasparenti che gli ruotano intorno, dalle modalità di produzione, dalla sorte delle persone e delle famiglie che dipendono dal suo destino.

.. e ancora:
In tanti settori le aziende hanno interrotto qualsiasi tipo di rapporto diretto con il “consumatore” delegandolo ai cosiddetti call center: dopo l’outsourcing della produzione abbiamo avuto l’outsourcing dei servizi e infine l’outsourcing delle garanzie e delle responsabilità. Questo io lo chiamo alto tradimento nei confronti del “consumatore”, e chiuderei un occhio solo se servisse a generare o a mantenere un accettabile livello di occupazione e benessere; ma ho imparato che così non è.

Questo è, secondo me, l'aspetto più evidente di tale tradimento:
L’edicola, che una volta era per me il tempio dell’illuminazione, è ora una discarica di carta straccia e di gadget annessi.

Dai commenti un consiglio:
.. invece di mettere la pubblicità nella tua visione del mondo, metti una visione del mondo nella tua pubblicità ..

.. ed una precisazione:
[..] il mio acido solforico riguarda la pubblicità ma solo di striscio. Il fatto è che non riesco più a disgiungerla dai comportamenti delle imprese committenti. [..] se fossi ancora in campo mi procurerebbe molta ansia dover lavorare per gestori telefonici che non rispondono ai reclami dei loro utenti, per la Rai che continua a richiedere il canone a mia madre morta da tre anni, per le compagnie aeree che mi lasciano a terra e mi trattano come il clandestino di Spielberg (Tom Hanks in “The Terminal”) o - nel migliore dei casi - come un terrorista, per le banche e le assicurazioni che mi vendono investimenti fasulli, per tutte le società comprate, vendute, smembrate senza alcuna preoccupazione nei confronti del personale, per tutte quelle che delegano le proprie responsabilità ai call center e chi s’è visto s’è visto, per tutte quelle che hanno abusato delle nuove leggi sul lavoro per istituzionalizzare il precariato come condizione esistenziale permanente, per le griffe che appaltano il lavoro a intermediari che lo subappaltano a mafie e camorre, per quelle che piagnucolano e implorano aiuti dallo stato e nel frattempo continuano a produrre una comunicazione farsescamente simile a quella di mezzo secolo fa.

Tuesday, March 24, 2009

MySQL development

Q: How long are TINYTEXT, TEXT, and MEDIUMTEXT variables?
A: googling around and then looking on MySQL Reference Manual this is the result
  • TINYTEXT is 255 (28 – 1) max characters
  • TEXT is 65,535 (216 – 1) max characters
  • MEDIUMTEXT is 16,777,215 (224 – 1)max characters
  • LONGTEXT is 4,294,967,295 or 4GB (232 – 1) max characters
Q: What are the differences between MyISAM and InnoDB engines?
A: two articles very usefull

Wednesday, March 18, 2009

Quotes

"Migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. È la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di guadagno. Il gusto, l'orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi."

Luigi Einaudi (1874 - 1961)

"L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte, fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso e richiede attenzione ed apprendimento continuo: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio."

Italo Calvino (1923 - 1985)

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